Header Graphic

           World  of  Communication                                                    Free communication for free minds

 

L’ultima frontiera del lavoro e' multimediale. In che senso?

di Franco Noe'

 roma lavoro information multimedia corsi formativi professionali 

Fonte: www.romalavoro.net

Gioia e stupore: queste le sensazioni che ho provato, al primo impatto, leggendo, ormai piu' di sei mesi fa, sul sito di Roma Lavoro News un articolo il cui titolo era: “Formazione: l’ultima frontiera del lavoro e' multimediale”. Si parlava con toni di attualita' e grande ottimismo di nuovi corsi che avrebbero dovuto prendere il via al Centro di Formazione Professionale di via Scorticabove a Marzo 2008. Si elogiava l’azione del Municipio V sul Comune che aveva portato ad arricchire l’offerta formativa del Centro suddetto con alcuni corsi sulle nuove tecnologie, due dedicati alle tecniche di produzione multimediale e uno al software libero.

Le figure professionali che sarebbero dovute uscire da questi corsi erano il film maker, l’operatore in grado di utilizzare tutte le attrezzature di ripresa digitali, di montaggio e di post-produzione, il documentalista multimediale, ovvero lo specialista del trattamento e del trasferimento dell’informazione, figura centrale degli archivi audiovisivi e multimediali; il profilo della figura professionale del terzo corso era un generico detentore di conoscenza su “GNU/Linux e l’open source”.

Antonio Medici, Vicepresidente del Municipio V e Assessore alla Partecipazione Democratica, afferma che l’open source e' “un settore promettente, perche' e' chiaro a tutti che i programmi liberi sono il futuro dell’architettura informatica”.  

Dopo aver letto queste affermazioni ed essermi trovato di fronte ad un corso gratuito, di 50 ore, divise in 2 lezioni settimanali di 2 ore ciascuna, con un numero massimo di iscritti non superiore a 20, con in programma una serie di prove teoriche e pratiche da svolgere in laboratorio, quasi non ci credevo tanto era magnifico. 

E avrei fatto bene. 

Mi recai pochi giorni dopo al Centro di Formazione Professionale di via Scorticabove; la struttura e' in un luogo abbastanza isolato, di certo non di grande passaggio, comunque e' in una parallela della via Tiburtina, all’altezza di San Basilio. La targa affissa all’ingresso dello stabile recita con incredibile schiettezza che si sta per entrare:

1.      In una succursale di un ufficio amministrativo del Municipio V 

2.      In due incubatori di imprese: uno dedicato all’open source e l’altro all’audiovisivo 

3.      In un Centro di Formazione Professionale 

Entrato all’interno, sono salito al secondo piano e li' ho cominciato a rendermi conto della dura realta'. Le indicazioni per il Centro erano svanite nel nulla e quindi ho chiesto informazioni ad un gentile impiegato dell’Incubatore di Imprese Open source. << Il Centro –mi disse- e' ancora in ristrutturazione, a momenti dovrebbero finire>> E i corsi? << Be' ancora stanno finendo i lavori, forse dopo… speriamo… non so…>> A chi posso rivolgermi per saperne di piu'? << Provi al Comune o guardi sul sito web, forse li' trovera' qualcosa>> Lasciamo stare. 

Il mio primo pensiero fu: ma come e' possibile? e' un sogno? I corsi sarebbero dovuti iniziare a Marzo e il Centro non e' ancora aperto…  

Non contento percorsi la scala che separava il 2° dal 3° piano: arrivai davanti a una porta imbrattata di vernice e polvere, la aprii e vidi un grosso stanzone appena imbiancato, il cui pavimento era sporco e in gran parte occupato da secchi, scale, pennelli… Quello era il 3° e ultimo piano, sede del famoso Centro di Formazione Professionale di via Scorticabove, i cui corsi, certamente, cominceranno a momenti. Di sicuro tornero' a vedere la situazione e ne scrivero'. Vedremo se i famosi bei corsi di Marzo verranno finalmente attuati.  

Ho voluto raccontarvi questo episodio vero perche' lo ritengo abbastanza sconvolgente; l’open source e' una grande risorsa e soprattutto nella formazione bisogna lavorarci sopra, sia nelle scuole che nei C.F.P., non a parole, ma con i fatti. Interessante mi sembra anche la riflessione che sorge sulle verita' che i mass-media in generale ci propongono e a cui noi crediamo, come se venisse continuamente costruito un velo con immagini di un mondo irreale davanti ai nostri occhi. 

Spero solo che l’espressione “lavoro multimediale ultima frontiera” non debba essere interpretata nel senso di lavoro virtuale cioe' inesistente che resta l’ultima e deprimente spiaggia di speranza disillusa.

 

 

Tux mascotte ufficiale del kernel Linux

 Firefox 3

get open office