L'importanza di chiamarsi...
Copywriter!
di Simona
Regolo
Fonte:
Flickr
La parola “copywriter” per il Dizionario Garzanti vuol dire:
redattore di testi pubblicitari; per l’Enciclopedia
Generale:
chi conia slogan e testi pubblicitari; per il Devoto-Oli: colui
che scrive, il redattore che si occupa di comporre i testi
pubblicitari all'interno di una
agenzia pubblicitaria
.
Ma in realta', ciò
che rappresenta veramente un copywriter si trova a chiare
lettere in una buffissima affissione da parte dell’agenzia
Livraghi, Ogilvy & Mather posta nel centro di Milano piu'
di vent’anni fa – nel 1982.
“Cerchiamo un vero
Copywriter
Questa e' una
grossa occasione per qualcuno di molto
speciale.
Qualcuno che
capisca davvero cosa vuol dire
lavorare
professionalmente in pubblicita'.
Abbiamo parecchio
da offrire.
Ma abbiamo
esigenze precise e severe.
Che cosa
chiediamo
Per noi un
copywriter non e' un giocatore di parole o un inventore di
fantasie gratuite.
e' qualcuno che sa
scrivere molto bene in italiano. Un italiano chiaro, semplice,
vivo; mai manieristico o inutilmente
goliardico.
Come tutti coloro
che hanno vere capacita' creative, e' un pignolo. Prima di
metter mano a una campagna vuol sapere tutto sul mercato, sul
prodotto, sul consumatore.
Nella
realizzazione, cura minuziosamente tutti i
dettagli.
Ama parlare con la
gente, verificarsi direttamente con il pubblico. Diffida delle
ricerche se sono troppo schematiche, troppo astratte o troppo
astruse.
Crede nel nostro
mestiere, lo prende sul serio, si impegna a fondo. Si diverte a
farlo bene.
e' malato di
inguaribile curiosita'. Vuol sapere che cosa c’e' di nuovo
nella testa della gente.
Difende con
chiarezza le sue idee, ma sa anche ascoltare. Sa che nel nostro
lavoro chi smette di imparare diventa presto
inutile.
e' un buon
compagno di lavoro. Rispetta i suoi colleghi in tutti i reparti
dell’agenzia e si fa rispettare da
loro.
Sorride spesso.
Riesce a mantenere il huonumore anche quando un regista sbaglia
una ripresa o un cliente rifiuta una
proposta.
Non si accontenta
mai della mediocrita'.
Nota:
Abbiamo detto “un”
copywriter; ma se ne troviamo due, tanto
meglio.
Abbiamo detto “un”
copywriter, ma naturalmente se e' “una” non fa alcuna
differenza.
Abbiamo detto un
“copywriter”, ma ci interessa anche un art director se ha
capacita' concettuali (non solo grafiche) e se corrisponde al
profilo che abbiamo descritto.
Non abbiamo
precisato il livello di esperienza. e' intenzionale. Ci può
interessare sia una persona di alto livello, sia chi ha
esperienza piu' breve, purche' sia della specie
giusta.”
Come
dire…touche'!
Per saperne di
piu' sulla figura emblematica e coloratissima del
copy:
“La parola
immaginata” di
Annamaria
Testa
Prezzo di
copertina: Euro 16,00
Contenuto:
Nelle pagine di
"La parola immaginata" Annamaria Testa racconta gli aspetti
teorici e pratici del suo lavoro di copywriter. Con garbo,
abilita' e soprattutto, con una scrittura vivace e
appassionante, illustra le regole, i meccanismi e le strategie
necessarie per inventare una campagna pubblicitaria efficace,
spiega come scegliere le parole di un titolo, come queste vanno
associate alle immagini, come la coppia creativa formata da
copywriter e art director deve lavorare, e come accade che una
campagna conquisti il favore del pubblico.
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