“Fiabando: Imparo, Leggo, Gioco
e Creo”
I
bambini del V Municipio sognano nel racconto, nel disegno e nel
gioco scenico
di Franco
Noè
Con queste battute Fatalucina entra, con la
sua valigia stracarica di giochi e di sorprese, nelle scuole,
nei teatri, nelle piazze, nei reparti di Oncologia Pediatrica,
negli istituti, ovunque ci siano bimbi da far sognare con le
sue fiabe.
Fatalucina,
alias la dott.ssa Lucia Venuti, medico chirurgo,
scrittrice, regista teatrale ed educatrice da anni attiva
sul territorio romano, porta avanti il progetto
“Fiabando: Imparo, Leggo, Gioco e Creo” il cui scopo
parte dall’evento narrativo e si snoda in travestimenti,
uso di oggetti proiettivi (strumenti musicali, pupazzi),
in letture e creazione di
disegni.
In questo
spazio magico, ci spiega la dott.ssa Venuti, il bambino,
ma anche l’adulto trasferisce le sue emozioni, i suoi
pensieri, le sue paure, i suoi sogni, e trova un rifugio
caldo e sicuro, dove ritemprare lo spirito, la mente e il
corpo, uno spazio fantastico, dove ci si può addentrare
senza timore di sbagliare o di non essere capaci, dove
tutto è possibile e le avversità che capitano nella vita
e le lotte che è necessario condurre sono momenti
necessari per crescere, da superare con forza e con
speranza.
Nell’attesa di uno
spazio stabile, per accogliere bimbi normodotati, bimbi
con disturbi emotivi e dell’apprendimento, con ritardo
cognitivo e con handicap, il laboratorio itinerante si
muove da biblioteche, a scuole e ad istituti, tra cui in
questi giorni il Centro S. Cuore di v. Bardanzellu 83,
per portare il piacere della lettura come gioco nella
sempre più degradata periferia
romana.
Il bosco magico con le sue fiabe, rime,
filastrocche e indovinelli rompicapo, fondamentale per
creare un ambiente positivo e accogliente, continua
attraverso un sito web interattivo:
www.fatalucina.altervista.org che permette a bimbi e genitori di
dialogare senza sentirsi mai soli. Inoltre è possibile
trovare informazioni sulle attività in corso, gli eventi,
le news, i contatti di Fatalucina, leggere fiabe e
partecipare a tornei a premi che stimolano la creatività
usando le potenzialità dei new media.
Si apre così un canale fluido di
comunicazione verbale ed emozionale che permette di costruire
una relazione intersoggettiva motivata e profonda che conduce
ad una modificazione della relazione intrasoggettiva: la
creazione di sogni, in grado di lasciare segni per il bimbo,
segni che tracceranno il suo percorso reale, supportandolo e
aiutandolo ad affrontare e a superare le ansie e le paure, come
quelle legate a lunghe degenze ospedaliere e a cure mediche o
legate a particolari situazioni di disagio psicofisico che il
bambino è costretto a vivere in un territorio, sempre più
spesso, sprovvisto delle più semplici strutture di supporto e
di sostegno.
|